19 Sep 2023

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Autor: Paula Sacristán
19 settembre 2023

È la fine delle collezioni uomo e donna? 

Luxe Talent, in qualità di esperti del settore moda dal 2009, osserviamo che le linee che un tempo separavano nettamente l'abbigliamento maschile da quello femminile stanno iniziando a svanire. Questo fenomeno non risponde solo ai cambiamenti della moda, ma anche a fenomeni identitari e sociologici; sempre più spesso c'è una maggiore apertura alla diversità.  

In questo #LuxeTalentBlog, Paula Sacristán, Marketing Executive, creatrice di contenuti e influencer di moda, ci racconta i cambiamenti che stanno apportando gli stilisti sulle passerelle e nelle loro collezioni.

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Come si fa a capire se un capo di abbigliamento è per uomo o per donna? 

Storicamente, gli abiti sono stati etichettati in base alle caratteristiche associate al maschile e al femminile. A causa della fisionomia e delle preferenze estetiche che si riteneva fossero intrinseche a ciascun sesso. Tuttavia, l'aumento dei capi unisex ci ha dimostrato che le ragioni che separavano l'abbigliamento femminile da quello maschile spesso non avevano senso, poiché esteticamente possono condividere molti modelli e, morfologicamente, i corpi non sono così diversi come si pensava…soprattutto quando si tratta di capi più casual e oversize.

Tipi di linee di abbigliamento

In passato, le collezioni di abbigliamento erano suddivise in linee separate per uomini e donne, ciascuna con caratteristiche di design specifiche. Oggi si assiste alla nascita di collezioni "genderless", che sfidano le convenzioni tradizionali e cercano di creare capi versatili che si adattino a tutti gli stili e le preferenze. Marchi noti come Palomo Spain, Harris Reed e Telfar stanno già seguendo questa strada. Le loro collezioni rispondono a questioni e ispirazioni estetiche, ma non sono divise tra uomini e donne, seguono semplicemente il concetto che ispira la collezione.

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Unisex Palomo Spain Autumn Winter 2017 Collection | Harry Styles for Vogue 2020 Gucci’s Alessandro Michele

Le ragioni degli stilisti per non differenziare le linee di abbigliamento  

La moda riflette l'evoluzione sociale e culturale e, in un mondo sempre più diversificato e inclusivo, per molti artisti non ha senso limitare le scelte stilistiche sulla base del sesso. L'attenuazione dei confini tra abbigliamento maschile e femminile promuove l'uguaglianza e consente alle persone di esprimere la propria individualità senza restrizioni prestabilite. 

Non c'è dubbio che questa sia la strada naturale da percorrere per la società, soprattutto per le giovani generazioni. Marchi come Wildfang e NotEqual space producono i loro abiti senza etichette di sesso.

La tendenza in crescita delle capsule collection ci mostra anche che l'attenzione si concentra più sull'estetica, sull'ispirazione e sul concetto stesso di drop che sul genere, sia esso maschile o femminile.

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Wildfang for Togethxr 2023 | Ludovic de Saint Sernin’s “Lust” collection for Spring 2024

Motivi per mantenere la differenziazione tra uomini e donne

Tuttavia, alcuni stilisti sostengono che si dovrebbe fare qualche tipo di differenziazione per aiutare le linee.  

 

La maggior parte degli stilisti che preferiscono attenersi all'attuale classificazione si appella principalmente al taglio dei capi stessi, in quanto i corpi di uomini e donne hanno generalmente morfologie diverse.  

Come abbiamo già detto, le collezioni unisex ci hanno dimostrato che i capi basic, oversize e casual possono essere facilmente condivisi: chi non ha mai preso dei vestiti dal proprio partner o fratello? 

Ma il design di alcuni capi, come una giacca o un pantalone, richiede una vestibilità perfetta e, nel prêt-à-porter, sarebbe quasi impossibile farlo senza differenziare tra uomo e donna.

Ma... 

In risposta a questa domanda, alcuni brand preferiscono concentrarsi sul tipo di corpo (clessidra, dritto, triangolo invertito...). Per loro, questa classificazione è più importante della tradizionale divisione tra uomini e donne. Possiamo trovare diversi marchi con questa proposta in Asos, Savage x Fenty o Good American.  

 

Per quanto riguarda le questioni estetiche, alcuni consumatori ritengono che la divisione non debba essere tra uomini e donne, poiché in questo modo si impone un'estetica specifica a ciascun sesso. Questi consumatori propongono che se la divisione è necessaria, dovrebbe essere una classificazione tra stili maschili e femminili, ma senza imporre uno stile a ciascun sesso; piuttosto, dando libera scelta a ogni individuo. Sebbene questo dibattito e le sue richieste stiano crescendo sempre di più sui social media, non c'è nessun marchio riconosciuto che abbia deciso di cambiare la propria classificazione dell'abbigliamento.  

In generale, i grandi stilisti preferiscono eliminare le barriere tra i sessi o rimanere in una posizione più conservatrice senza cambiamenti.  

È vero, tuttavia, che la classica divisione tra uomini e donne è ancora ampiamente mantenuta. Sempre più sfilate presentano entrambe le collezioni insieme e le modelle indossano abiti del proprio sesso e anche di quello opposto.

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Gucci Men's, Autumn/Winter 15 | Valentino’s Spring/Summer 2024 menswear show, 40 of the 56 looks included shorts or skirts

Conclusione

Sulle passerelle, i confini tra uomo e donna stanno diventando sempre più sfumati. La maggior parte dei brand emergenti opta per modelli unisex, mentre i brand più affermati continuano a mantenere la classificazione tradizionale, ma optano per la diversità nei loro modelli. 

Personalmente, ritengo che non esista un'opzione migliore o peggiore dell'altra. Il vostro brand dovrebbe utilizzare la classificazione che meglio si adatta al vostro consumatore. 

Oltre a quella che meglio risponde al tipo di capi che vengono prodotti, sempre alla ricerca della migliore esecuzione, la domanda è: cosa richiede la natura del capo stesso?

Comunque classifichiamo i nostri capi, non dobbiamo mai perdere di vista il fatto che la moda è un mezzo di espressione con cui raccontiamo la nostra storia e chi siamo. Pertanto, è importante non limitare il nostro pensiero o imporre un'estetica a uno dei due sessi. Al contrario, ogni persona dovrebbe poter utilizzare la moda come mezzo di espressione che la rappresenti attraverso capi unisex, del proprio sesso o di quello opposto.

Nelle sfilate di moda, sempre più persone optano per la diversità. Anche se la divisione classica viene mantenuta, vediamo modelli androgini, uomini che indossano collezioni femminili e viceversa. 

Quindi ora la domanda che dovete porvi è: di cosa ha bisogno il vostro consumatore per linee diverse o congiunte? Qual è la vostra posizione come brand?

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